Buona festa del lavoro che non c’è. Ma, soprattutto, buona festa del lavoro che verrà.
di Antonio Cacace.
Anche quest’anno torna a bussare alle nostre porte la Festa dei Lavoratori, una ricorrenza che da un pò di tempo a questa parte va ad intaccare il nervo scoperto degli italiani. Quando tutto manca, subentra la speranza a consolare gli animi, perché in fondo vale sempre lo stesso detto: ‘Aiutati, che Dio ti aiuta‘. Italiani, continuate a cercare, non arrendetevi (mai) perché chi cerca, alla fine, trova!
Nell’augurarvi che possiate presto trovare quello che desiderate, La Voce del Popolo vi dedica queste parole trovate sulla rete:
Auguro Buon “1° Maggio” a chi il lavoro lo avrà. A chi lo cerca. A chi lo ha avuto da poco. A chi, con la valigia piena di sogni e speranze, l’ha trovato lontano da qui. Al nord o all’estero. Ai giovani e ai giovanissimi. Ai laureandi preda di ansie e incertezze. E ai maturandi confusi e indecisi sul futuro. Buon 1 Maggio ai pensionati sottopagati, agli esodati del Governo italiano. Ai nostri anziani sottostimati ma che di lavoro si sono consumati. Ai cassaintegrati e ai precari. Buon 1 Maggio all’Italia, un paese che cerca la risalita. Buon 1 Maggio alla nostra amata città, ancora, in cerca d’identità.
Buona festa del lavoro che non c’è. Ma, soprattutto, buona festa del lavoro che verrà: è questa l’unica mission da portare avanti insieme. Politica, istituzioni, associazioni e cittadini: uniti per poter (ri)augurare buon 1 Maggio senza arrossire. (autore non precisato)
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